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Sbagliando s’impara

29 Dec

Oggi poco racconto, siamo state a fare shopping a Soho. Coi saldi eh, sicché arreggiti. Lely ha comprato un vestito che è la fine del mondo da Guess (by Marciano, no Guess quello più rozzotto) per Capodanno. Poi siamo state da Victoria’s Secret, che raggazzi, lasciatevelo dire, peggio dei cinesi. Intendiamoci il packaging è favoloso e la campagna pubblicitaria con le ali e le modelle ultrafighe anche, ma le cose in vendita … madonnina santa che delusione. Qualità impressionantemente bassa, gusto più che discutibile. Mi dispiace dirlo, ma sono orgogliosa di dirlo, qui come altrove in tutto il mondo, le uniche cose belle sono le nostre. La 5th Avenue è la 5th Avenue perché ci sono Gucci, Prada, Ferragamo, e presino Ermenegildo Zegna (il nome più cacofonico dell’universo dopo Ermanno Scervino). Tutto il resto è noia. Insomma è China.

Per arrivare da Soho alla 5th (passando per il Flatiron), avremo sbagliato strada millemila volte, il mio senso d’orientamento è pari a quello di un mirtillo, e solo al quinto giorno ho capito che se il mio sesto senso mi dice che la numerazione cresce in questa direzione … ecco, andiamo direttamente dall’altra parte perché tanto mi sbaglio (un po’ come in tutti gli altri settori, via). Menomale che Lelisa è un po’ più sveglia di me.

Mah, del resto questi sono dati che mi intasano la RAM, io trattengo solo le informazioni importanti, tipo il fatto che SCIUSCIA’ è il termine napoletano con cui nel dopoguerra si definivano i lustrascarpe e – forse non tutti sanno che – deriva dall’americano SHOE SHINE. Ma quante cose vi insegno???? u.ù

E comunque, sbaglia di qui sbaglia di là, guarda un po’ dove siamo arrivate? A Park Avenue (cioè sì, esattamente dove abitava Arnold – o meglio, il su’ babbo putativo) scorgiamo davanti a noi l’imponente Waldorf Astoria. Lely dice che è dove si deve andare a bere il thé e aspettare l’uomo dei sogni di cui sopra. Io dico che è dove alloggiava Re Geoffrey Geoffrey nel film Il Principe cerca moglie! Peccato nella foto non si capisce granché … ma insomma è lì davanti 🙂

Mmm, insomma poi abbiamo cercato di cenare al Benihana della 56th, maddé, c’era da aspettare un’ora e mezzo due … sicchè abbiamo ripiegato su un sushi lì di fronte, il Sushiya. Ripiegato nel senso anche che Lely si è ripiegata in due dal mal di stomaco dopo il suo Tempura fritto fritto fritto. Peccato che non abbia potuto vedere lo spettacolo dei cuochi del Benihana, è il mio ristorante giapponese preferitissimo. Quando mi venite a trovare, voi altri, ricordatemi che ci andiamo. Come mai? Sorpresa …