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Walking trough

24 Feb

Financial District ti adoro! Adoro te e le ventiquattrore che si scontrano all’uscita della metro affollata, la mattina. Adoro il tizio che distribuisce i giornali e quello che distribuisce le ciambelle agli omaccioni in fila. Adoro i poliziotti su Nassau e le loro auto. Adoro lo Starbucks tra Bower e Broad, che non ci metterò mai più piede ora che ho scoperto Stone Street lì dietro. Adoro Battery Park, ed il suo sguardo infinito verso la libertà.

Financial District ti adoro! Adoro te e il silenzio che c’è nell’aria dopo che tutti hanno lasciato gli uffici, alle sei. Adoro le luci del World Stock Exchange che si credono di illuminare un tempio greco, che ingenue. Adoro il fumo che esce dai tombini la sera, e le luci degli uffici vuoti, lassù agli ultimi altissimi piani.

Adoro camminare in mezzo a tutte le vostre vite, omaccioni di Wall Strett. Siete meravigliosi. Nel vostro cappotto nero, fermi alla metro, al supermercato, nascosti dentro la vostra sciarpa, infreddoliti.
Penso al vostro mondo nascosto, alle case cui farete ritorno, alle donne che vi aspettano, alla cena che dovrete prepararvi da soli o al film che guarderete alla tv. Chissà ognuno di voi quante persone ha reso felice, e se qualcuno si preoccupa di rendere felici voi. Chissà quale sogno avete dovuto abbandonare per strada. Chissà quale sogno non vi ha mai abbandonato.

All you need is now

19 Jan

Si si si. Stasera siamo andati a cena alla Stone Street Tavern! Posto da ritornarci, anche se un po’ caruccio. Per fortuna in cambio le porzioni sono americane, quindi valgono per una settimana. Inoltre è usanza farsi fare il fagottino per portarsi via gli avanzi, se vi interessa.

Ci siamo mangiati due super sandwiches con super patate e bevuto birra, mentre tra l’altro alla televisione davano una certa partita di basket. Very American. Locale pieno, by the way, di omaccioni di Wall Street, ovviamente. Sentito, Glenda?

Quanto a noi niente, io ho dovuto mettermi gli occhiali da sole da quanto era biondo lui, ma è anche un sacco carino e un sacco dolce, quindi non si tocca. Vive a Lipsia, altro luogo mitologico che diventa reale. Lo avevo sentito nominare solo nei Malavoglia e da Napoleone.

Just nice to spend some time with you. Una serata di quelle rare, così piacevole.

Cose da fare a NYC: Aperitivo a Stone Street

14 Jan

Uuuu! Segnare segnare segnare sul quadernino delle cose da vedere a NYC: STONE STREET! Era una delle vecchie strade di New Amsterdam (la sapete la storia di Wall Street no?) ed ho scoperto che infatti è uno dei siti della New York City Landmarks Preservation Commission. In realtà è solo una strada, dove si conservano gli edifici Dutch Style, bassini, a mattoni rossi, che ricordano tanto i set cinematografici alla C’era una volta in America o Gangs of New York, quelli in cui dietro la facciata delle case tu pensi in realtà non ci sia niente, solo travi che reggono la scenografia.  Così tanto diversa dalle adiacenti William e Wall Streets, schiacciate dalle fughe dei grattacieli del Financial District, sembra una piccola città europea perennemente natalizia, intendo dire calda, accogliente, festosa e misurata alla nostra maniera …

Ci siamo finite grazie a Raj, un tipo che mi ha contattato via Couchsurfing (grazie @ Stefano Polmonite!) per un caffè – lui lavora a Wall Street e a Londra (no, non ci piace, ma è simpatico – bimbe un po’ di serietà!). Insomma ci incontriamo io lui e Glenda da Starbucks a Broad Street e lui ci dice “ma invece di sta roba, che ne dite di un bicchiere di vino a Stone Street, qui dietro?”. E tu giri l’angolo e lì dietro c’è un altro mondo. Pub, ristoranti, vinerie, lucine dappertutto e neve quà e là. Omaccioni di Wall Street che fumano il sigaro al freddo e al gelo e Paris Hilton de no’ antri che si arrotolano sugli sgabelli girevoli al bancone.

Entriamo in questa vineria – che è chiaro, sarà il ritrovo ufficiale per tutti i prossimi aperitivi – e un cameriere misto tra Michael Bublé ed Enzo Ferrari da giovane ci prepara tre cose meravigliose: Gingerade (whisky + ginger, a Rjan), Frutta e fiori (prosecco, un qualche succo arancione che non ricordo e salvia! x Glendina) e Crush (che vordì botta forse, con uva e qualche altra cosa ganza, per me). Questa ci sembra più New York, e ci piace! Peccato che non c’è ancora verso di avere una foto a garbo. Tutti deficienti. Guardalì.

Comunque stasera abbiamo guadagnato: un nuovo amichetto, un nuovo posto per le serate, e … fra che ci siamo, l’aperitivo, che ce l’ha offerto Rjan 🙂