Uuuu! Segnare segnare segnare sul quadernino delle cose da vedere a NYC: STONE STREET! Era una delle vecchie strade di New Amsterdam (la sapete la storia di Wall Street no?) ed ho scoperto che infatti è uno dei siti della New York City Landmarks Preservation Commission. In realtà è solo una strada, dove si conservano gli edifici Dutch Style, bassini, a mattoni rossi, che ricordano tanto i set cinematografici alla C’era una volta in America o Gangs of New York, quelli in cui dietro la facciata delle case tu pensi in realtà non ci sia niente, solo travi che reggono la scenografia. Così tanto diversa dalle adiacenti William e Wall Streets, schiacciate dalle fughe dei grattacieli del Financial District, sembra una piccola città europea perennemente natalizia, intendo dire calda, accogliente, festosa e misurata alla nostra maniera …
Ci siamo finite grazie a Raj, un tipo che mi ha contattato via Couchsurfing (grazie @ Stefano Polmonite!) per un caffè – lui lavora a Wall Street e a Londra (no, non ci piace, ma è simpatico – bimbe un po’ di serietà!). Insomma ci incontriamo io lui e Glenda da Starbucks a Broad Street e lui ci dice “ma invece di sta roba, che ne dite di un bicchiere di vino a Stone Street, qui dietro?”. E tu giri l’angolo e lì dietro c’è un altro mondo. Pub, ristoranti, vinerie, lucine dappertutto e neve quà e là. Omaccioni di Wall Street che fumano il sigaro al freddo e al gelo e Paris Hilton de no’ antri che si arrotolano sugli sgabelli girevoli al bancone.
Entriamo in questa vineria – che è chiaro, sarà il ritrovo ufficiale per tutti i prossimi aperitivi – e un cameriere misto tra Michael Bublé ed Enzo Ferrari da giovane ci prepara tre cose meravigliose: Gingerade (whisky + ginger, a Rjan), Frutta e fiori (prosecco, un qualche succo arancione che non ricordo e salvia! x Glendina) e Crush (che vordì botta forse, con uva e qualche altra cosa ganza, per me). Questa ci sembra più New York, e ci piace! Peccato che non c’è ancora verso di avere una foto a garbo. Tutti deficienti. Guardalì.
Comunque stasera abbiamo guadagnato: un nuovo amichetto, un nuovo posto per le serate, e … fra che ci siamo, l’aperitivo, che ce l’ha offerto Rjan 🙂
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