Archive | February, 2011

Colin @ Lincoln Centre

28 Feb

Subito subito! Prendere i biglietti per The King’s speech! E un piantino s’è fatto anche lì, io Glenda e Colin. Voi?

Firt-aholic!

27 Feb

Oh my God. Mi sono ri-innamorata!

Cerimonia degli Oscar in diretta dal W Union Hotel, a Union Square. Glenda aveva preso i biglietti qualche giorno fa. In sostanza nella lobby dell’hotel era stato allestito un cinemino per vedere la c

erimonia su due maxischermi, mentre nel frattempo i camerieri col vassoino passavano a portarti la cena. Nel caso, oltre al banco dei cocktail – rigorosamente ispirati ai film in nomination – c’era anche un tavolo pieno zeppo di caramelle e pop corn da sgranocchiare durante la trasmissione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che festa super vip! Questo era un altro di quegli ambienti in cui mi sono accorta di essere veramente una pellaia. Voglio dire, non c’è borsa a cuore che tenga, questi si vestono griffatissimi, hanno delle scarpe da capogiro, e brillano come la Zia Gigina! Altro che calze con la riga …

Insomma sarà l’altmosfera, sarà New York, che ora che sto per andarmene sembra divertirsi a farsi bella, non lo so, ma questa cerimonia degli Oscar mi ha quasi fatto piangere: Kirk Douglas, l’omaggio ai registi scomparsi quest’anno, tra cui il nostro Monicelli, le grandi icone del Cinema di tutti i tempi (… e una carrellata di gnocchi infinita, diciamolo eddài).

Ed è stato allora che questo Colin Firth, che in realtà credevo mi stesse un po’ antipatichino, con quella faccetta da Englishman very truly snob, mi si è manifestato in tutta la sua magnificenza. Che meraviglia di uomo! Dite che è perché ha vinto l’Oscar? Solito delirio di potenza. Dite che è perché c’ha due spalle tante? Dite che è per via della renna? Mmmm … dite che è perché assomiglia un po’ a Richard?

Elisabeth’s farewell @ Arturo’s

26 Feb

Per le 8 di stasera abbiamo organizzato una cena di arrivederci per Elisabeth, che lunedì rientra a Colonia. In sostanza sono state le prove generali per la mia di partenza, che si avvicina fastidiosissimamente.

Siamo andati da Arturo’s, dove io ero già stata con le Bimbe Parchi qualche giorno fa (forse presto avremo le foto). Stasera però era molto molto più carino mannaggia al calendario, perchè oltre alla musica dal vivo che suonano tutte le sere, c’era proprio uno che cantava alla Michael Bublé.

Non ci crederete rigà, ma era semplicemente il cameriere, dire artista è dire poco, che tra un piatto e l’altro eseguiva qualche pezzo da brivido. Addirittura a un certo punto uno che forse era il proprietario del locale è venuto al nostro tavolo con il blocchettino per ordinare e ci ha fatto: “Sorry guys, my waiter is singing …”. Ovviamente mi ha dedicato anche una canzoncina, perché io come al solito passo inosservata.

Un applauso anche al barista con i capelli biondi, che pareva Enzo Paolo Turchi travestito da Chuck Norris, visualizzato come uno degli ABBA.

Dopo cena? Drink a Greenwich Village con un altro italiano amico di Kristof, tale Roberto, che è venuto qui per esporre in una galleria. France vediamo se riusciamo ad estorcergli qualche informazione vitale, mi sono ovviamente fatta lasciare tutti i contatti 🙂

Quando si dice RISEMANTIZZAZIONE!

25 Feb

Got it!

24 Feb

Siii! Stasera mi hanno fermato per la strada per chiedermi dove l’avevo comprata! Una tipa mi ha addirittura chiesto se poteva farle una foto! Siiii! Troppo fiera della mia borsina nuova!

Da BEBE, 15th Street 5ft Avenue – $105.00, con mastercard.

 

Walking trough

24 Feb

Financial District ti adoro! Adoro te e le ventiquattrore che si scontrano all’uscita della metro affollata, la mattina. Adoro il tizio che distribuisce i giornali e quello che distribuisce le ciambelle agli omaccioni in fila. Adoro i poliziotti su Nassau e le loro auto. Adoro lo Starbucks tra Bower e Broad, che non ci metterò mai più piede ora che ho scoperto Stone Street lì dietro. Adoro Battery Park, ed il suo sguardo infinito verso la libertà.

Financial District ti adoro! Adoro te e il silenzio che c’è nell’aria dopo che tutti hanno lasciato gli uffici, alle sei. Adoro le luci del World Stock Exchange che si credono di illuminare un tempio greco, che ingenue. Adoro il fumo che esce dai tombini la sera, e le luci degli uffici vuoti, lassù agli ultimi altissimi piani.

Adoro camminare in mezzo a tutte le vostre vite, omaccioni di Wall Strett. Siete meravigliosi. Nel vostro cappotto nero, fermi alla metro, al supermercato, nascosti dentro la vostra sciarpa, infreddoliti.
Penso al vostro mondo nascosto, alle case cui farete ritorno, alle donne che vi aspettano, alla cena che dovrete prepararvi da soli o al film che guarderete alla tv. Chissà ognuno di voi quante persone ha reso felice, e se qualcuno si preoccupa di rendere felici voi. Chissà quale sogno avete dovuto abbandonare per strada. Chissà quale sogno non vi ha mai abbandonato.

Live from MJH

23 Feb

Omofobica misogina ed intollerante meccanicista. E’ piucchealtro una questione di sopravvivenza. Chi lavora al famoso ‘pubblico’ mi capisce al volo.

Eppure a volte, ma raramente, mi rammento di quale inesauribile fonte di ispirazione e arricchimento siano gli altri. Conoscere tutti questi nuovi individui – n.d.r. leggere con il naso storto, pronunciando con una certa riluttanza, come di fronte a qualcosa che proprio non ti va di toccare – e’ stato, e continua ad essere, fantastico. Imparo ogni giorno quanto di vario e stupefacente possa esserci nel mondo: me ne sento parte e, al contempo, particella remotissima.

Tipo stamani Itaj ci raccontava (pausa pranzo) di Israele. Lui ha fatto il servizio militare in marina (che non e’ la fia che ti vorresti […]: watch?v=3XEN9Hdpd_o] ) e insomma, non e’ proprio come il nostro. Tanto per cominciare l’esercito riceve il tuo curriculum scolastico e sei stato una capra, ma soprattutto se, ovviamente, hai dimostrato di essere indisciplinato e di avere scarsa attitudine all’obbenienza verso i superiori, non sei accettato. O perlomeno, non sei il benvenuto. Insomma, ti mandano a tagliare l’erba nel campino. Mi ricordo invece di quando Luca mi raccontava del test psico che gli fecero alla visita … mammolette!

Ci diceva poi che ogni reparto ha il proprio nucleo di intelligence (ma forse anche da noi e’ cosi’) e che questi lavorano quasi esclusivamente con le intercettazioni: chi lavora nell’intelligence di solito parla diverse lingue e sicuramente parla l’arabo. E’ ovvio e normale, lo so, ma di fronte allo scenario che si sta preparando proprio in questi giorni, certe informazioni suscitano soprattutto una certa inquiedune, anche quaggiu’ dove dei fatti mediterranei non si sente che un eco remotissima.

Come che ve frega?? Nulla, era cosi’, per fare conversazione. Nella mia mitologia dell’uomo forte trovare un soldato dell’esercito israeliano (leggi=co’ du palle cosi’) e’ una cosa abbastanza significativa. Considerati gli uomini della mia vita … ormai e’ facile, quasi automatico, sperare che almeno coloro che sono ‘duri’ per dovere riescano in qualche modo a prendere il vizio e ad esserlo anche nella vita sociale. Come che ve frega? Si’, in effetti questa e’ un’altra storia …

Vi sarete allora accorti che sto scrivendo dal museo: non ho lettere accentate! Ho dovuto usare gli apostrofi.

Mmmm. E niente. Insomma aspetto l’ora di uscire, che dovrei vedere le bimbe per un aperitivo a Wall Street. Ho voglia di un moscato madonnina, non se ne trova uno buono a pagarlo oro!

Nell’attesa, ho scattato con Google Earth una foto dell’esterno della mia casina, just to remind me. Peccato che si sono dimenticati di disegnarci la neve, perche’ e’ ancora tutto bianco:

Lady Gaga’s day

21 Feb

Vabbè vabbè. Tutto bene eh! Per chi chiedesse notizie di quell’altre ringalluzzite, siamo tutte ok. Io me so sentita male questo we – tanto per cambiare – sicchè ci siamo viste solo stasera a Columbus Circle. Si perchè da Whole foods c’è questo supermercato (quando si dice eufemismo …) dove trovi anche tavola calda e ristorazione, sicchè fai la spesa e poi puoi anche fermarti a cena nella sala che c’è di fianco. Dite voi, diamine, vado a cena al Conad. Guarda, per darvi un’idea, al CC, proprio così in mezzo ai percorsi tra i negozi, c’è una esposizione di sculture e quadri di Dalì. Tiè.

– lascio spazi vuoti per le foto da aggiungere –

Poi capirai, le bimbe sono stanche, stanno a camminare tutto il giorno. Oggi mentre io ero a scrivere su Chaos e Classicism loro sono andate al Metropolitan, e ci hanno seccato più di cinque ore. Capito Lely?? E oggi è pure rinevicato, perchè un po’ ci mancava.

Uh oh oggi era il Presidents’ Day, festa federale che riassume le varie feste dei compleanni del principali Presidenti USA (Lincoln, Washington, quelli seri per intendersi) – quindi we lungo. E sconti a casaccio. Io sono andata da Bebe a cercare la mia meravigliosa borsina a cuore, ma me l’hanno finita. Devo sguinzagliare dei segugi per trovarla al negozio di Soho. Domani si torna a lavoro.

Stasera, tanto per dire, al Madison Square garden c’è solo il concerto di Lady Gaga. Una cosina da nulla. E le tre sgallettate hanno l’albergo esattamente di fronte al teatro. Domani ci facciamo raccontare che è successo. Sempre se rimangono in forze fino a dopocena: ci si dovrebbe incontrare a Soho per un drink. Vabbè. Una bira.

Gita sociale Parchi Val di Cornia Spa

18 Feb

Shshhshshsh. Siamo del gatto. Sono arrivate quell’altre! Laura, Bruna e Caterina oioia. Omamma. Ce le avete presenti?

Sicchè deh, mi aspetta la settimana del degenero, altro che fashion week!

Già stasera che ci siamo appena viste abbiamo fatto qualche scena memorabile a Bryant Park e Time Square. Specie nel noto M&m’s store. capirai, come i bimbi. Abbiamo anche foto che documentano ma capirai, sono nella mf di Laura, sicchè le rivediamo il prossim’anno.

Del resto, l’ho fatta grossa. Memore delle difficoltà dell’inverno, le ho messe in guardia e ho detto loro di portare ogni sorta di abbigliamento super warm per affrontare il gelo. Risultato hanno fatto le valigie che pareva partissero per la settimana bianca. Sbarcano a Mahnattan col piumino i doposci la sciarpa il cappello e lo snowboard: 18 gradi! Un caldo boia. Gente a maniche corte e pantaloncini. Non so come si farà ad andare in giro a modo in questi giorni. Speriamo rinevichi … se no me se magnano …

Nota ricordo: belle queste mattine in biblioteca con Inga (si, la tedesca quella carina carina dolce dolce, ma tanto Kristof da quando è arrivata la sua fidanzata non s’è praticamente più visto al museo). Cappuccino (vero!) a D’Espresso: hanno il caffè Danesi, praticamente un miraggio, tra la library e Central Station. Poi studiare/scrivere poi lunch a PAX, ci siamo innamorate di questo Vera Cruz Sandwich con tacchino al forno, pomodoro, salsa bbq e avocado. A proposito di Vera Cruz … chi si ricorda di Risdel? bimbe ve lo ricordate tutte ma forse non per nome … aragoste e cuba libre? niente? sigaro? eh di più non posso … insomma, o non mi ha chiamato ieri? Ci sta che presto lo conosciate! ‘Tzzz …

Nota rimprovero-ringraziamento-lacrimuccia: Ilaria e Chiara (quelle toscane – toh, ce ne sono esattamente due romane anche) sceme. sceme. sceme.
madonnina. mi avete fatto piangere. e vi dovrei anche ringraziare per questo?
accidenti a voi. siete state troppo belline, io davvero non me l’aspettavo questa, non so cosa dire. non potete immaginare cosa mi avete fatto passare per il capo, come mi sono sentita, come mi ha fatto piacere.
vi odio!

poi è proprio bello, lo sfoggio subito! e anche il pizzo della confezione mamma mia! tzzzz!

Update

18 Feb

Un caro saluto a tutti i fans – saluto con la manina stile regina Elisabetta.

Mi scuso vivamente con tutti voi e le mie casalinghe disperate preferite per aver mancato agli ultimi collegamenti. Sono sommersa di pensieri, e non ce la faccio a scrivere tutto. Chiedo scusa anche a chi mi ha scritto email e non ha ancora ricevuto risposta. Prometto di rimediare al più presto. Devo rispondere a una media di 15-20 email al giorno e non riesco a fare tutto insieme. Sì, fatemela tirà, me sento come Maria De Filippi, come Cristina Plevani (chiiii?), come Marta Flavi! Come quelle donnette che c’hanno la rubrica del cuore su TV7, su Chi, su Cioè! devo rispondere alle letterine! E’ un sacco bello, come dice Verdone, ma mi ci vuole un po’ di tempo, e un po’ di testa, che come è noto, l’abbiamo persa …

vabbè intanto provvedo con l’aggiornare il bollettino … ma voi? che mi dite? nessuna news dal belpaese? dalle vostre vite? io anche voglio sapere!